sabato 17 settembre 2011

LAOS GUIDA,INFO UTILI

Laos

(nessun voto)

Autori: www.iMondonauti.it , Federica Lipari

Foto: Cristiano Lissoni

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© Cristiano Lissoni / iMondonauti.it
Un giovane monaco buddhista apre le porte del Wat Manolom
photo.lissoni.it


Un azzeccato aforisma coniato - pare - dai francesi, recita che i vietnamiti piantano il riso, i cambogiani lo osservano crescere e i laotiani lo ascoltano.
C'è molto di vero: il Laos non è solo una terra di grande bellezza naturalistica, di stupa e pagode, arricchito da una splendida città quale Louang Prabang, non per errore tutelata dall'Unesco: e sarebbe già più che sufficiente per motivare un viaggio. Il Laos è soprattutto una terra di grande pace e serenità, dove i ritmi sono assopiti, la disponibilità delle persone è massima, le auto ronzano non superando i 30-40 km/h, la gentilezza e il rispetto nei confronti dell'altro sono connaturati al modus vivendi dei laotiani, sicuramente influenzati da una religiosità non bigotta né esibita, ma profonda.
Il Laos è anche una terra non ancora violentata dal turismo di massa e che non presenta neppure luoghi di richiamo molto forte, come per esempio è Angkor per la Cambogia: e questo lo salverà, probabilmente, anche in futuro. È bello sapere che esiste in un angolo del mondo un posto così, che ci cattura bisbigliando, rifugio - magari buen retiro - in questi tempi di impazzimento globale.

Notizie pratiche su cosa vedere:
Itinerari consigliati e raccontati





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Burocrazia e sanità in breve
Visto Turistico Necessario
Passaporto Necessario
Vaccino Febbre Gialla Non necessaria
Profilassi Antimalarica Consigliata
Vaccino Epatite A Consigliato
Vaccino Epatite B Consigliato
Vaccino Antitifico Consigliato
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Burocrazia e visti


Per visitare il Laos è necessario essere in possesso di passaporto valido e del visto.
In Italia non esiste l'ambasciata laotiana, quindi si può richiedere il visto all'ambasciata più vicina, in questo caso quella di Parigi (74, Av. Poincarré 75166, Paris, tel. 0033-1-45547047/45530298). Oppure si può ottenere il visto turistico direttamente all'arrivo all'aeroporto di Vientiane o di Luang Prabang (costo 35 USD): portate con voi due fototessere e allegate il visa approval compilato debitamente in doppia copia.
Tali norme sono soggette a continui cambiamenti per cui si consiglia di verificarle sempre prima della partenza.
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Vaccinazioni

© Cristiano Lissoni / iMondonauti.it
Giochi d'acqua a Van Vieng
photo.lissoni.it


Ad esclusione della capitale Vientiane, il rischio malaria, principalmente nella forma maligna da P. falciparum, esiste tutto l'anno e in tutto il Paese. Segnalata resistenza alla clorochina.
La malaria è endemica in gran parte delle zone rurali così come la filariosi.
Sono consigliate anche le vaccinazioni contro l'epatite A, il tifo, il tetano e la difterite, l'epatite B (ma solo in caso di soggiorni prolungati), la poliomielite e la tubercolosi.
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Ora

I turisti italiani devono mettere avanti l'orologio di 6 h al momento del loro arrivo in Laos (quando in Italia sono le 12 in Laos sono le 18), di 5 h quando in Italia vige l'ora legale.
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Quando andare

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Monaci all'ombra a Luang Prabang
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Qualunque periodo dell'anno in teoria potrebbe andare bene per visitare il Laos. In pratica occorre tenere conto del fatto che i climi influenzati dai monsoni presentano periodi di piogge (maggio-ottobre) durante i quali può essere difficile spostarsi e si può incorrere in qualche imprevisto (piene del Mekong o inondazioni).
Il periodo migliore può essere considerato novembre-dicembre, quando la stagione delle piogge è appena finita, i fiumi sono ricchi d'acqua e tutto è verde e brillante, ma anche la stagione secca ha il suo fascino, quando i margini dei fiumi liberati dall'acqua lasciano il posto a verdissimi e fertili orti (si può quindi prolungare il periodo più adatto per una visita fino a marzo).
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Quanto stare

Con un minimo di 4 giorni da trascorrere tra Vientiane e Louangphrabang ci si può fare un'idea approssimativa del Paese che, in genere, viene visitato in accoppiata con la Cambogia o il Vietnam. Converrebbe però avere a disposizione almeno 10 o 15 giorni per poter visitare anche il resto del Laos, che merita sicuramente un approfondimento.
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Da mettere in valigia


Per rispetto verso i laotiani, che sono molto tradizionalisti, e in generale verso le popolazioni asiatiche, è bene vestirsi in modo semplice e dignitoso. E' quindi preferibile indossare abiti che coprano le spalle, le braccia e il petto, gonne e pantaloni sotto il ginocchio. Al mattino, anche nella stagione secca, può essere piuttosto fresco: conviene portare un maglione e una giacca a vento.
Si consigliano scarpe comode e non dimenticate creme solari, cappellino, occhiali da sole, farmaci di prima necessità, 4 fototessera in caso di esigenze burocratiche.
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Elettricità

In Laos la corrente elettrica è a 220 volt, ma possono capitare sbalzi di tensione e temporanei black-out. Utile una pila.
Le prese di corrente sono sia rotonde che a lamella, meglio portare un adattatore.
É da tenere presente che gli adattatori non modificano in alcun modo la tensione o la frequenza della presa ma si limitano ad adattarne fisicamente l'ingresso alle spine italiane.

In questo paese ( Laos) abbiamo un voltaggio di 220 V con una frequenza di 50 Hz , e le seguenti prese:

Americana a 2 contatti

Americana con contatto a terra

Europea a 2 poli

Francese a 2 poli con contatto di terra femmina

Tedesca a due poli con contatti di terra laterali
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Indirizzi utili

Burocrazia e Visti
Ambasciata d'Italia in Thailandia399 Nanghinchee Road, Thunymahamek Yannawa, Bangkok
tel: +66 2 2854090/1/2/3, fax: +662-2854793
tel 2: +66 2 2854433/4
posta elettronica: ambasciata.bangkok@esteri.it
sito web: www.ambbangkok.esteri.it/
altre informazioni utili: 'Ambasciata competente è quella di Bangkok (Thailandia)
Ambasciata di FranciaAvenue Setthathirath - BP 6, Vientiane
tel: +856-21-215253, fax: +856-21-215250
tel 2: +856-21-215257/59/59
sito web: www.ambafrance-laos.org/
altre informazioni utili: Competente per l'assistenza sul posto ai cittadini italiani in caso di emergenze
Consolato del Laos74, Av. Poincarré, Paris
tel: +33-1-45547047
tel 2: +33-1-45530298
altre informazioni utili: Il consolato in Italia non esiste, il più vicino è a Parigi
Turismo e Cultura
Ente Nazionale Turismo del Laossito web: www.visit-laos.com/
Sanità e Sicurezza
Ambulanzatel: 195
Australian ClinicPhonxay Road, Vientiane
tel: 21-413603
tel 2: 20-511462
altre informazioni utili: presso l’Ambasciata australiana: è la clinica presso cui si rivolgono in genere gli stranieri
Poliziatel: 91

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Come arrivare

© Cristiano Lissoni / iMondonauti.it
Autobus per Vientiane
photo.lissoni.it


Non esistono voli diretti dall'Italia al Laos.
Dall'Italia, la via più rapida per arrivare in Laos è costituita dal volo della compagnia aerea Thai, con scalo a Bangkok e proseguimento per Vientiane. Il Laos è collegato inoltre con la Cina, il Vietnam e la Cambogia.

Via terra: per chi si trovasse già nella zona esistono valichi di frontiera più o meno liberi tra Laos e paesi confinanti.


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Tasse di ingresso-imbarco

Le tasse aeroportuali si pagano sia in ingresso (30 USD) che in uscita dal Paese (10 USD). Ricordatevi quindi di tenere da parte la cifra - meglio in dollari che in moneta locale - considerando che le tasse possono variare da un momento all'altro e che quindi è opportuno mettere da parte anche qualche dollaro in più.
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Cosa vedere e cosa fare

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Interno della grotta di Pak Ou
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Vale la pena vedere almeno la capitale Vientiane e Louangphrabang, città posta sotto tutela dall'Unesco, ricca di templi, in cui la vita scorre lentamente in perfetto accordo con la natura e con lo spirito buddhista.
Avendo più giorni a disposizione merita una visita anche il resto del Paese: si possono studiare interessanti itinerari nella zona nordorientale, dove si trova la misteriosa Piana delle Giare, oppure nell'area nordoccidentale ai confini con Cina, Thailandia e Birmania, interessante per la mescolanza di etnie. Ancora, si può scegliere di navigare sul fiume Mekong, toccando svariate province dove si alternano templi, edifici storici e campagna, fino ad arrivare alla zona meridionale del Paese.
Per ulteriori notizie pratiche su cosa vedere:
Itinerari consigliati e raccontati

Come spostarsi

Voli interni



Tutti i voli interni sono gestiti dalla compagnia di bandiera Lao Aviation.
Gli aeroporti più serviti sono Vientiane, Louangphrabang, Pakse e Savannakhet.
I velivoli sono ATR o Y-7 e Y-12 cinesi, non si può garantire sulla sicurezza in caso di condizioni atmosferiche avverse.
Dati i costi e la scarsità dei collegamenti può capitare di fare uno scalo intermedio prima di arrivare a destinazione.

Mezzi pubblici



Laos è privo di una rete ferroviaria mentre il trasporto con autobus è presente, ma non capillare e gli orari sono oltremodo approssimativi.
Ricordatevi comunque che viaggiare in autobus non è certamente comodo in quanto sono generalmente stracarichi di gente e di merci: in compenso avrete modo di conoscere da vicino il popolo laotiano!

Mezzi a noleggio



Chi vuole viaggiare più comodo si può affittare un'auto con autista.
Auto, pickup e fuoristrada si possono noleggiare a Vientiane (Asia vehicle rental 08/3, Lan Xang avenue, tel. e fax 21-217493, e-mail avr@loxinfo.co.th; oppure Khounta rental, Louangphrabang road, Vientiane, tel. 21-513127). In città ci si può muovere affittando bici (circa 10.000 kip) o motorini direttamente dagli alberghi.

Se avete bisogno di un'agenzia locale che vi organizzi gli spostamenti segnaliamo Asco Laos ( Unit 9 Samsenthai Road, P.O Box 585,Vientiane, tel. 856-21213570, fax 856-21213572; ascointravel@online.com.kh). I responsabili sono italiani. Sono molto bravi, organizzano viaggi praticamente su misura, sono affidabili nella scelta e nella gestione dei servizi, monitorano il viaggio passo passo.

Altri mezzi



Per brevi percorsi nel centro città è conveniente usare il tuk-tuk (biciclette, moto o motocarri riadattati per il trasporto passeggeri; 5000 kip il costo medio di giorno, il doppio la sera).
Gli autobus sono poco pratici per le visite turistiche. Si può usare il taxi, ma è meglio accordarsi sul prezzo prima della corsa ( le corse dei taxi in partenza dall'areoporto non si contrattano più, la tariffa di 5 dollari è fissa ed è un'enormità per gli standard locali).

La rete stradale non è ancora del tutto agevole, non tutte le strade sono asfaltate, ma grazie all'apporto di capitali stranieri la situazione è in via di miglioramento.
Ci si può spostare facilmente con pullman e autocarri in quasi tutto il Paese pagando cifre irrisorie che naturalmente variano a seconda della lunghezza del percorso.
Il sawngthaew è il tipico mezzo di trasporto collettivo dei laotiani. Si tratta di un camioncino dotato, ai lati, di panche mentre in mezzo ci si adatta con sedie di plastica, ma c'è anche chi viaggia in piedi sul predellino posteriore. Un telo ripara un po' dal vento. Nel vano, assieme ai passeggeri, si carica di tutto, in particolare gli omnipresenti sacchi di riso.

     

     



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Dormire


Le attrezzature per i turisti non sono ancora molto diffuse, soprattutto nelle zone rurali, più decentrate e meno turistiche.
Nei grandi centri urbani (Vientiane e Louangphrabang) si trovano hotel, pensioni e guesthouses per tutte le tasche. Secondo la scelta il prezzo può variare da 20 USD per un hotel di media categoria a 80 USD e oltre; per le guesthouses i prezzi sono inferiori, 3-6 USD una camera senza bagno, circa 10 USD una con bagno.


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Mangiare

La cucina laotiana è la tipica cucina asiatica a base di riso, carne, pesce e verdure, ma non è piccante come quella della vicina Thailandia, anzi è delicatamente speziata.
Sopravvive anche la tradizione culinaria francese, quindi non è raro trovare croissant, baguette e paté. Ottima la frutta e la verdura.

Il costo del cibo va da un minimo di 2 USD a 15 USD e oltre nei locali più raffinati mentre con 8000-10.000 kip si mangia tranquillamente comperando il cibo in qualche bancarella lungo la strada: i cibi sono già pronti, basta indicare quello che si vuole.
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Moneta e carte di credito


La valuta corrente in Laos è il kip. Esistono solo banconote da 100, 500, 1000, 2000 e 5000 kip, non esistono monete.
In genere è accettato il pagamento con dollari americani, anche nei mercati, dove i commercianti chiedono espressamente al cliente di contrattare porgendogli la calcolatrice su cui scrivere il prezzo che si è disposti a pagare.
Si può cambiare nelle banche, negli uffici di cambio o negli hotel. Questi ultimi non hanno grande disponibilità di valuta, quindi è difficile cambiare più di 20 USD alla volta, pari a circa 200.000 kip.
La carta di credito viene accettata solo in pochi negozi; non esistono sportelli bancomat, al momento, mentre i travellers' cheque si possono cambiare nelle banche (aperte dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 16) o nei principali hotel.

Cambio attuale:

1 Euro = 11.748,40 Kip
1 USD = 8.037,49 Kip
dati aggiornati al 29/04/11
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Posta e telefono


Il servizio postale in Laos è abbastanza funzionante ed economico. Gli uffici presenti in ogni provincia sono indicati da cartelli gialli. Se si vuole inviare un pacco all'estero si può utilizzare l'Express mail service (Ems).

Per telefonare in Italia, comporre lo 0039 seguito dal numero dell'abbonato con cui si desidera parlare.
Per telefonare dall'Italia al Laos bisogna comporre lo 00856 seguito dal prefisso del luogo che si intende chiamare preceduto dallo 0 e dal numero telefonico desiderato.
Il costo di una chiamata dall'albergo è di circa 7 USD al minuto. In alternativa si può ricorrere agli uffici telefonici pubblici, alle cabine o agli uffici postali.
E' consentito portare il cellulare, ma è meglio assicurarsi prima di partire dall'Italia che il gestore copra il servizio.
A Vientiane c'è un ufficio telefonico pubblico vicino al palazzo presidenziale in Setthathirat road mentre nelle province le chiamate internazionali si possono fare dall'ufficio postale. Per usare telefoni pubblici, dove esistono, occorre munirsi di una carta telefonica prepagata (acquistabile negli uffici postali, in alcuni negozi e negli uffici telefonici pubblici).
Per chiamate interurbane nel Paese comporre lo 0 prima del numero.
Al momento esistono pochi collegamenti internet.


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Sanità


Si consiglia di bere acqua in bottiglie sigillate e di prestare attenzione a bibite contenenti ghiaccio. Rispettate inoltre le elementari norme igieniche: non mangiate verdura cruda, mangiate la frutta che potete sbucciare, evitate i crostacei e la carne mal cotta: in tal modo sarà meno facile che prendiate la diarrea del viaggiatore che potrebbe rovinarvi qualche giornata di viaggio.
In caso di problemi gli stranieri si rivolgono in genere alla clinica dell'Ambasciata australiana a Vientiane (Australian Clinic, Phonxay Road, tel. (21) 413603, (020) 511462). Il Friendship hospital è invece un centro medico specializzato in traumi e problemi ortopedici ( Vientiane, Phontong road, Ban Phonsavang, tel. (21) 413306).
Per il resto il servizio sanitario in Laos è abbastanza approssimativo e difficoltosi eventuali rimpatri sanitari urgenti.

Nelle zone urbane e rurali possono verificarsi casi di encefalite giapponese, dengue e dengue emorragica mentre la poliomelite persiste allo stato endemico.
Segnalato il rischio di rabbia e la possibilità di incontrare serpenti anche nei luoghi abitati.
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Sicurezza


L'impressione generale è che in Laos non esistano problemi legati alla sicurezza delle persone o che siano limitati a zone molto marginali del territorio.
I laotiani sono persone molto tranquille e disponibili, non gradiscono litigare. In ogni caso si tratta di una società povera ma molto dignitosa e per rispetto è bene vestirsi con abiti semplici e non ostentare oggetti di valore o gioielli.

Sono a rischio varie regioni periferiche poiché vi risiedono determinati gruppi etnici poco controllati dalle autorità centrali. Negli ultimi tempi sono stati segnalati episodi di guerriglia nelle province del nord-est del Paese.
Causa la presenza di bande armate si sconsiglia in particolar modo di percorrere le strade nazionali n. 13 (Vientiane-Luang Prabang), la n. 7 nel tratto che collega Phou khoun a Phonsavanh e la n. 6 a nord est della città di Sam Neua, nella provincia di Huaphan.
E' altamente sconsigliabile cercare di compiere viaggi al di fuori delle aree autorizzate, dove bisogna comunque usare cautela fuori dai centri abitati.
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Comportamenti

© Cristiano Lissoni / iMondonauti.it
That Luang - Vientiane
photo.lissoni.it



Nei paesi di cultura orientale è bene mostrarsi con un abbigliamento adeguato che copra spalle, petto, braccia e gambe (evitare canottiere e calzoni corti: non ci si fa una gran figura).

Soprattutto nei luoghi di culto occorre rispettare i costumi religiosi, quindi togliersi le scarpe prima di entrare in una pagoda (si possono tenere i calzini), sedersi per terra con le gambe raccolte di lato senza mai rivolgere la pianta dei piedi all'effige del Buddha.

I laotiani parlano quasi sottovoce, quindi è meglio non essere chiassosi e, in caso di contrarietà, non è conveniente né utile perdere la calma lasciandosi andare ad atteggiamenti aggressivi, all'occidentale. Ogni questione può essere regolata con rispetto reciproco.
Nei luoghi d'arte, per quanto gli oggetti possano essere belli e invitanti è bene resistere alla tentazione di toccarli. Anche i fiori sono meravigliosi, sugli alberi crescono magnifiche orchidee, ma piuttosto che strapparle, fotografatele: vi resterà un'immagine che non appassirà con il tempo.

Anche tra persone sposate è consigliabile non ostentare atteggiamenti affettuosi (come scambiarsi effusioni o anche solo tenersi per mano).
Ci si saluta giungendo le mani e scambiandosi l'immancabile sabai dee (si pronuncia sabadìi): è una formula che va bene per tutti i momenti della giornata e con qualunque persona.
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Viaggiare con bambini

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Giochi d'acqua a Van Vieng
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Viaggiatori disabili

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Curiosità

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Donazione di riso - Luang Prabang
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Questua - Luang Prabang
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Se vi trovate a Luang Prabang fate il sacrificio di alzarvi molto presto una mattina. Alle 6 i monaci escono dai loro monasteri per la questua quotidiana.
Lungo le strade siedono donne e uomini sulle loro stuoie con cestini di vimini pieni di riso caldo e profumato, appena cucinato.
Una lunga processione silente di monaci in abito arancione passa per le strade a ritirare manciate di riso, mentre il sole sorge e l'unico rumore è il cinguettio degli uccellini. Potrete acquistare sacchettini di cibo da venditori ambulanti e partecipare al rito: qualcuno vi farà sicuramente posto sulla sua stuoia.
Non toccate i monaci, mettete il cibo nel contenitore che vi porgono e siate svelti con i più giovani, perché camminano in fretta.
Subito dopo si apre il mercato e la città si risveglia.

 


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Il paese in cifre
Capitale Vientiane
Superficie 235.000 kmq
Popolazione 5.000.000
Densità 20 ab./kmq
Religione buddhismo theravada; praticati, anche se in forma molto minore, animismo, islamismo e cristianesimo.
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Geografia e territorio


La Repubblica Democratica Popolare del Laos si trova nel Sudest asiatico tropicale (14° N e 23° N). Confina con Cina e Birmania a N-E, con la Thailandia a O, con la Cambogia a S e con il Vietnam a E. Si può dire che il Laos è letteralmente incastonato nella terraferma.

Le montagne più alte (oltre 2000 m) si trovano nella zona centrale (Xieng Khuang), mentre a nord si estende un vasto altopiano. A meridione i monti sono più bassi, eccetto la cordigliera dell'Annam, che segna gran parte del confine con il Vietnam.
Il fiume principale è il Mekong (Madre delle acque) che nasce nel Tibet e costituisce parte del confine tra Laos, Birmania e Thailandia.
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Ecologia e ambiente

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Passaggio in mezzo all'acqua a Van Vieng
photo.lissoni.it

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Clima


Il clima del Laos è influenzato dai monsoni.
Si distinguono pertanto tre stagioni: tra maggio e luglio il monsone di S-O determina piogge che perdurano fino a novembre; da novembre a marzo il clima è fresco e asciutto per il monsone di N-E ; tra marzo e maggio le temperature sono più alte e il clima è secco.
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Popolazione


Solo il 50% della popolazione è di etnia lao, originaria delle valli fluviali di pianura, strettamente imparentata con gli abitanti di lingua lao della Thailandia nordorientale.
Nelle terre alte vivono etnie lao-thai e lao-theung, parenti lontane dei mon-khmer. Vi sono poi vasti gruppi di etnia vietnamita e cinese.
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Lingua

Lingua ufficiale del Laos è il lao.
Tra i più anziani è diffuso il francese, eredità del passato coloniale.
I giovani e gli addetti alle attività turistiche parlano preferibilmente l'inglese.

Curiosità: i laotiani si esprimono con un tono di voce molto basso.
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Religione

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Buddha nella grotta di Pak Ou
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La religione più diffusa in Laos è il buddhismo theravada (detto del "piccolo veicolo") introdotto nel Laos tra il XIII e il XIV sec. dal re Fa Ngum all'epoca dell'unificazione del regno Lan Xang (il "regno del milione di elefanti").
Accanto al Buddhismo sopravvive il culto dei Phii, gli spiriti guardiani.
Vi sono poi minoranze musulmane e cristiane.
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Storia

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Preparativi della banda del partito comunista - Nang Khiaw
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Il Laos è un paese antico e dalla cultura raffinata e profonda.
Le popolazioni che abitavano la regione che corrisponde più o meno al Paese attuale vennero unificate per la prima volta nel 1353 dal re Fa Ngum, fondatore del regno di Lan Xang, che si estendeva tra il Mekong e la cordigliera dell'Annam. In questo periodo il buddhismo theravada diventa religione di Stato.
Dopo il 1700 il regno inizia il suo declino, viene smembrato e annesso ai potenti stati che lo circondano: Cina, Vietnam e Siam.
Alla fine del 1800 i territori laotiani diventano colonia francese. Nel 1947, sempre sotto il protettorato francese, il Laos si trasforma in una monarchia costituzionale. È in questi anni che si costituisce il partito comunista di ispirazione vietnamita Pathet Lao (Paese dei Lao), fondato dal principe rosso Souphanouvong, figlio del viceré di Louangphrabang.
All'inizio degli anni '50 il Pathet Lao si schiera contro la monarchia, dando inizio a una serie di sommosse. Nel '53 la Francia si ritira dall'Indocina, ma sarà solo nel '75 che il Pathet Lao prenderà il potere proclamando la nascita della Repubblica Democratica Popolare del Laos. Il re Savang Vatthana e parte della sua famiglia (la moglie e due dei suoi 5 figli) verranno imprigionati nelle miniere del nordest. Da allora non se ne sa più niente.

Il partito comunista instaurò norme molto rigide, ma non riuscì mai a intaccare la fede buddhista. Tra gli anni '60 e '70 il Laos fu coinvolto nella guerra del Vietnam a causa della sua posizione strategica, attraversato da piste che i vietnamiti utilizzavano per il rifornimento di armi: il famoso sentiero di Ho Chi Min fu oggetto di bombardamenti "segreti" da parte degli Usa.
In questo piccolo Paese furono sganciate ben 2 milioni di tonnellate di bombe. Gli ordigni sono ancora visibili in molti luoghi, svuotati dell'esplosivo, talvolta trasformati in incongrue fioriere.
Dopo il crollo del blocco sovietico ebbe inizio una parziale liberalizzazione economica e politica.
Dal 1992 il Paese si è aperto al turismo e nel 1994, grazie a un finanziamento australiano, è stato costruito il primo ponte sul Mekong (il Ponte dell'Amicizia) che unisce Laos e Thailandia.
Sebbene le tensioni interne che hanno caratterizzato la vita politica del Paese asiatico per tutta la seconda metà del XX sec. non possano dirsi completamente risolte, la stabilità dell'attuale regime non è in dubbio. La principale opposizione al governo è costituita dall'etnia dei Hmong che fronteggiano il governo con sporadiche e mal coordinate attività anti-governative.
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Costituzione


La Repubblica Democratica del Popolo Lao (Lao Pdr), fondata il 2 dicembre 1975, è gestita dal Politburo (9 membri), dalla Commissione centrale (49 membri) e da un Segretario permanente.
La più alta carica è il presidente, attualmente Khantay Siphandone.
Lo Stato è amministrato dal Consiglio di governo (12 ministri, un Primo ministro e una Commissione per la pianificazione nazionale). I membri del governo sono scelti dal popolo e "approvati" dalla Commissione centrale e dal Primo ministro.

Lo Stato è diviso in 16 province (suddivise in distretti, sottodistretti e villaggi), più la municipalità di Vientiane e la "zona speciale" di Saisonboun, controllata dall'esercito data la presenza di banditi.
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Situazione politica


Sebbene le tensioni interne che hanno caratterizzato la vita politica del Paese asiatico per tutta la seconda metà del XX sec. non possano dirsi completamente risolte, la stabilità dell'attuale regime non è in dubbio. La principale opposizione al governo è costituita dall'etnia dei Hmong che fronteggiano il governo con sporadiche e mal coordinate attività anti-governative.

Per quanto riguarda invece l'immagine del Laos all'estero ricordiamo che risulta compromessa dal mancato rispetto dei diritti umani, anche se non stupisce che il governo, a fronte della vasta povertà della popolazione, abbia altre priorità.
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Economia


Con un reddito annuo pro capite inferiore ai 400 USD e 3/4 della popolazione che vive con meno di 2 dollari al giorno, il Laos è la nazione più povera e meno sviluppata del sud est asiatico.

L'80% della popolazione si dedica all'agricoltura (riso, grano, patate dolci, caffè, tabacco), alla pesca e alla caccia. L'agricoltura è un'agricoltura di tipo stagionale, fortemente dipendente dai fattori climatici, che possono determinare ottimi raccolti così come carestie.
Una grossa fonte di reddito agricolo è inoltre rappresentata dalla coltivazione dell'oppio alla quale il Laos sta rinunciando in virtù delle pressioni internazionali, e in particolare delle Nazioni Unite.
L'industrializzazione è minima e non vengono prodotti beni esportabili. Gli attrezzi per il lavoro e per le manifatture non sono meccanizzati, si usa ancora l'aratro tirato da bufali, il telaio e simili.
Gli aiuti finanziari stranieri sono gestiti in particolare dall'Onu e dalla Banca Mondiale. Però gli investitori esteri (Thailandia, Usa e Australia) possono controllare i loro progetti al 100% dietro approvazione del governo.
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Festival e tradizioni


In Laos più o meno durante tutto l'anno si possono incontrare feste e celebrazioni di carattere religioso e civile.
Tra le ricorrenze civili ricordiamo quelle più consuete, come il Capodanno, la Festa delle donne, la Festa del lavoro e il Giorno della nazione, che commemora la vittoria del Partito comunista nel '75.

Nel mese di aprile si festeggia il Nuovo anno Lao detto Pi Mai. La festa dura da tre giorni a una settimana e la cerimonia più bella è quella di Louangphrabang, dove si può assistere a processioni coloratissime in abiti tradizionali accompagnate da canti e danze della tradizione popolare.

Le altre festività sono di carattere religioso, ricordano particolari passaggi della vita di Buddha. In queste occasioni i fedeli fanno offerte ai templi dove si prega per le anime dei defunti.
La festa religiosa più suggestiva è senza dubbio quella di Ok Phansa o Festa delle Acque, che si celebra a Vientiane tra ottobre e novembre e segna la fine dei tre mesi di ritiro dei monaci. Durante la festa scorrono sul Mekong centinaia di barchette colorate cosparse di fiori, incenso e candele.
Sempre a Vientiane, nel mese di novembre, c'è un grande raduno di monaci nel monastero di That Luang, simbolo nazionale del Laos. In questi tre giorni i fedeli portano offerte al tempio e l'ultimo giorno, dopo una processione intorno al That Luang, si tiene un grande spettacolo pirotecnico.

DA: http://www.imondonauti.it/asia/guida_laos.htm

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